Il respiro è infatti il più diretto legame con l’energia vitale, pensiamo solo a come si possa resistere a più giorni senza mangiare e bere ma bastano pochi minuti senza respirare perché l’anima lasci il corpo. (La differenza tra un uomo vivo e uno morto è proprio che uno respira l’altro no! ;0))
Gli Yogasutra di Patanjali, testo yogico del
Anche la ricerca scientifica ha messo in evidenza la relazione fra respirazione e stati alterati di coscienza dimostrando come un respiro profondo induce uno stato di riposo.
E’ importante quindi imparare ad essere consapevoli del nostro respiro!
La respirazione yogica prevede l’uso di ritenzioni, ritmi e contrazioni. Gli yogin indiani utilizzano queste pratiche da millenni e di conseguenza il loro sistema nervoso è orientato sul parasimpatico, vivono pertanto in uno stato di calma e il loro naturale livello di rilassamento è già elevato. La loro conoscenza non si basa infatti sul loro intelletto ma conoscono con le viscere, il cuore, il sangue e sentono, vibrano con il resto dell’universo. Inoltre l’idea degli yogin che alla nascita sia già stabilito il numero di respiri disponibili nella vita di ogni persona è una forte motivazione a rallentare il respiro per allungare la vita!
Le tecniche yoga di respirazione risultano spesso molto faticose per gli occidentali e possono essere acquisite solo con un appropriato addestramento. Le condizioni socio-ambientali in cui viviamo creano infatti una “denutrizione da ossigeno”.
In una respirazione normale si contano dai 14 ai 18 respiri per minuto con una media di 1000 respiri all’ora: con un respiro superficiale e leggero di inspirano circa
La gerontologia, lo studio dell’età avanzata, ha messo in luce che il processo di invecchiamento fisico è determinato da un sempre minor apporto di ossigeno a livello cerebrale. Questo rapporto ha generato nell’uomo in cerca dell’immortalità un vivo interesse per i benefici apportati da tecniche di respirazione controllata.
Lo yoga fortunatamente può insegnarci a riconquistare le nostre capacità respiratorie naturali senza supporti meccanici!
Molti grandi Maestri ci insegnano ad essere consapevoli del nostro respiro. Esso è in rapporto a tutti i mutevoli stati della coscienza: si noti che quando siamo tesi o irritati tendiamo a trattenerlo. Se appena ci si accorge di essere in tensione, si impara a fare un respiro profondo si inducono sensibili modificazioni del comportamento e dell’umore.
Padroneggiare il respiro significa quindi padroneggiare la propria vita…non dimentichiamolo e cerchiamo di sfruttare al meglio quel prezioso strumento che è dentro di noi!
“La medicina è in te e non la usi,
la malattia viene da te stesso e non te ne accorgi” (Hazrat Alì)
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