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15 gennaio 2017

Genera consapevolezza osservando il respiro.

Inauguriamo i post del 2017 con una semplice e super efficace pratica per generare consapevolezza.

I risultati sono sorprendenti: provare per credere!


Scoprite lo spazio interiore creando degli intervalli nel flusso dei pensieri. Senza questi intervalli, il vostro pensiero diventa ripetitivo, non ispirato, privo di ogni scintilla creativa. Non avete bisogno di preoccuparvi della durata di questi intervalli. Pochi secondi basteranno.
A poco a poco aumenteranno da soli, senza alcuno sforzo da parte vostra. Piu’ che la loro lunghezza è importante farli accadere frequentemente, così che le vostre attività giornaliere e il vostro flusso di pensieri si alternino con lo spazio. “Rimani consapevole del tuo respiro piu’ spesso che puoi, ogni volta che te ne ricordi. Cio’ produrra’ una profonda trasformazione in te e non costa nulla”.
Essere consapevoli del respiro sposta l’attenzione dai pensieri e crea spazio. E’ un modo per generare consapevolezza. Sebbene la pienezza della coscienza esista già in forma non manifestata, siamo qui per portare la coscienza in quella dimensione.
Siate consapevoli del respiro. Fate attenzione alle sensazioni del respiro e sentite l’aria che entra ed esce dal corpo. Osservate come il petto e l’addome si espandono e contraggono leggermente con l’inspirazione e l’espirazione. Il respiro consapevole è sufficiente a creare spazio lì dove prima c’era un’infinita successione di un pensiero dopo l’altro. Un respiro consapevole, molte volte al giorno, è un modo eccellente per portare spazio nella vostra vita. Anche se meditate sul respiro per due ore o piu’, un solo respiro è tutto cio’di cui avete bisogno per essere consapevoli o meglio. Tutto cio’ di cui potete essere consapevoli.
Il resto è memoria o anticipazione, cioè pensiero. Il respirare non è in realtà qualcosa che si fa, ma qualcosa che si può osservare mentre accade. Non implica alcuno sforzo o tensione. Fate attenzione inoltre alla breve pausa nel respiro, in particolare al punto di quiete alla fina dell’espirazione, prima dell’inizio di una nuova inspirazione.
In molte persone il respiro è innaturalmente superficiale. Quanto più sarete consapevoli del respiro, tanto più ritroverà la sua naturale profondità.
Poiché il respiro non ha forma, e’ stato considerato fin dall'antichità uguale allo spirito: l’unica vita senza forma.

Il fatto che il respiro non abbia forma è una delle ragioni per cui la consapevolezza del respiro è un modo straordinariamente efficace di portare spazio nella vostra vita. Di generare consapevolezza.
E’ un eccellente oggetto di meditazione proprio perché non è un oggetto, non ha una struttura né una forma. L’altro motivo è che il respiro è uno dei fenomeni piu’ sottili e apparentemente più’ insignificanti “la cosa più piccola che crea la piu’ grande felicita’” (cit Nietzsche.
Praticare o meno la consapevolezza del respiro come forma di meditazione vera e propria e’ una vostra scelta. La meditazione praticata regolarmente, comunque, non è sostituto del  portare la coscienza dello spazio nella vita di tutti i giorni.
Essere consapevoli del vostro respiro vi costringe e a stare nel momento presente, che è la chiave di tutte le trasformazioni interiori. Ogni volta che siete consapevoli siete assolutamente presenti. Potrete anche rendervi cono che non pensate e allo stesso tempo essere consapevoli del vostro respiro.
Il respiro consapevole ferma la mente. Ma lungi dall'essere in trance o mezzi addormentati, siete completamente svegli e vigili. Non state cadendo al di sotto del pensiero, ma vi state elevando al di sopra di esso.
E se guardate più’ attentamente troverete che queste due cose, arrivare pienamente nel presente e smettere si pensare senza perdere consapevolezza, sono in realtà una sola unica cosa, il sorgere della coscienza dello spazio.

Tratto da “un nuovo mondo” di E. Tolle

Allego anche un simpatico video a riguardo: 
https://www.facebook.com/groups/201550531554/


25 aprile 2014

Riprendiamoci il parto naturale

Anche a furia di sembrare una "talebana" del parto attivo non mi stancherò mai di ripetere alle mamme di attingere al loro istinto e a quell'innata saggezza profonda che è già nelle ossa delle donne.
Ho assistito da poco ad una nascita naturale ed è come osservare un panorama mozzafiato...rimani affascinata dalla forza e bellezza della Natura....purtroppo la tendenza dello staff medico è agire di protocollo dimenticando l'unicità per la madre e il neonato di quei momenti....
Ecco perchè dovete esser forti, preparate e vedere questo video 

Non è più possibile tollerare le condizioni disumane in cui avvengono i parti e le nascite oggi nelle strutture ospedaliere, soprattutto in Italia.

Già durante la gravidanza c'è un assurdo accanimento medico che riduce il meraviglioso e naturale evento NASCITA a malattia: NIENTE DI PIU' FALSO e pericoloso per la donna, che rischia di concentrarsi su paure infondate che vengono incentivate per riempire le tasche (solo in nome del dio denaro interferendo in modo crudele nel bene di donna e bambino) dei soliti AVVOLTOI, privi di sensibilità e di scrupoli.

ATTENZIONE DONNA... non lasciare che la tua prudenza e il tuo "cieco adeguamento" ai dettami socio-economico-culturali diventino armi a doppio taglio che ti recidono ineluttabilmente il preziosissimo contatto con il tuo intimo centro, il tuo proprio "sacro" intuito e creano distanze e dolore INUTILI e DISUMANI nel cammino di crescita con i propri figli.

La comunicazione con i Bambini può avvenire solo quando il nostro Essere, che è di solito sepolto al di sotto della mente, si rivela. 

Buon recupero d'ISTINTO: è un Tuo diritto di nascita, Donna, ti appartiene, non costa niente e dà tanta Forza e Gioia, quella naturale, duratura - che diventa parte della propria Vera Essenza - e non quella illusoria, artificiale e grossolana che lascia il tempo che trova. 

L'intuito dona capacità di discernimento e, quindi, preserva da ostacoli che mantengono in una sub-umana ignoranza. 

Niente ti potrà più precludere di pretendere e vivere un'Esistenza Vera, rispettosa dell'Essere Umano e del Bene Comune. 
Il tuo INTUITO ti accompagnerà sulla via giusta e vera, non altre persone o altrui volontà. 

Termino con un'affermazione di Vicki Noble: 

"[...] di solito, noi occidentali siamo rozzi e INSENSIBILI AI MESSAGGI SOTTILI CHE UNA PERSONA RADICATA NELLA TERRA COMPRENDEREBBE PER INTUITO e commettiamo errori grossolani a causa della scarsa fluidità della coscienza che abbiamo ereditato." 

Un fraterno abbraccio a Te, che hai avuto la pazienza e l'umiltà di leggere sin qui. 



23 maggio 2010

...Sulle orme di Gandhi

Non ho ancora dedicato un post ad ASSEFA ITALIA, l'O.N.G. gandhiana con numerosi progetti di sviluppo integrato ed ecosostenibile in oltre otto stati dell'India e con cui collaboro da anni. Rimedio subito introducendo alcune informazioni...


L’ASSEFA ha le sue radici nel movimento bhoodan (“dono della terra”) iniziato da un sostenitore di Gandhi, Vinoba Bhave, grande maestro spirituale e filosofo. Vinoba ed i suoi sostenitori camminarono per 14 anni attraverso l’India e, appellandosi ai proprietari di terre affinché ne donassero una parte ai contadini poveri senza risorse, riuscirono a raccogliere circa 4 milioni di acri sparsi in ogni regione indiana.

Tuttavia, le terre donate erano in gran parte aride e sassose: occorreva moltissimo lavoro per renderle coltivabili e i contadini non disponevano delle risorse necessarie per investire in questa impresa. Alcuni operatori sarvodaya capirono che, senza sostegno esterno, il “dono della terra” sarebbe stato poco efficace per cambiare la sorte dei più poveri. Essi si organizzarono quindi per fornire finanziamenti, manodopera e sostegno tecnico ad alcune famiglie beneficiarie, in modo da consentire loro di cominciare a lavorare la terra ricevuta in dono.

Fu proprio da questa idea che, nel 1969, nacque l’ASSEFA. Inizialmente l’ASSEFA si occupava di aiutare le famiglie contadine ad iniziare la coltivazione delle terre bhoodan; successivamente estese le sue attività anche negli ambiti della salute e della scuola, promuovendo iniziative per assicurare il benessere di tutti i membri delle comunità.

Fin dallo sviluppo delle terre bhoodan la collaborazione tra l’ASSEFA ed i gruppi italiani è stata molto intensa. L’interesse verso la filosofia gandhiana della nonviolenza, che caratterizza i programmi ASSEFA, ha favorito la conoscenza reciproca e la condivisione amichevole tra i gruppi italiani e il personale ASSEFA.


ARMONIA tra le persone (SARVODAYA) e armonia con la natura (SOSTENIBILITÀ): l’ASSEFA realizza concretamente nelle campagne dell’India il modello di uno sviluppo integrato. “Sarva” significa “tutti” e “udaya” vuol dire “benessere”: non solo il benessere di un individuo o di una comunità ma di entrambi, la realizzazione di sé anche attraverso la ricerca del benessere di tutti.

L'ASSEFA è stata anticipatrice di idee che sempre più vengono accolte e sviluppate, in un mondo con risorse limitate dove necessariamente la democrazia deve basarsi sul binomio 'ecologia - equità'.


per maggiori informazioni su ASSEFA e sui nostri progetti/interventi visita il sito www.assefaitalia.org


24 marzo 2010

Mestruazioni a impatto zero!

In questo periodo siamo bombardate da messaggi elettorali...io voglio essere alternativa e consigliarvi invece un prodotto femminile di cui vi allego il link in calce.

Per chi non la conoscesse ancora si tratta di una coppetta mestruale in silicone ipoallergenico che sostituisce assorbenti e tamponi. Così non solo risparmieremo e saremo igienicamente più sicure ma eviteremo di inquinare e potremo contribuire alla creazione di un mondo più pulito! ;0)


L'ho acquistata a "Fa' la cosa giusta" e l'ho subito provata...è comodissima e anche pratica.

...A voi la scelta! :0) I vantaggi della moon cup sono troppi per essere ignorati...


ps. E' sottinteso ma desidero comunque specificare che non ci guadagno nulla economicamente a promuoverla ma lo faccio perché credo fermamente nell’utilità di questo prodotto!


Maggiori dettagli su www.labottegadellaluna.it

11 marzo 2010

"Il mondo cambia! E tu?" - Fa' la cosa giusta 2010

Eccoci alla vigilia di Fa' la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili che si apre a Milano domani (Fieramilanocity, 12-14 marzo).

Fa' la cosa giusta è diventata un punto di riferimento per tutto ciò che si muove attorno all'economia sostenibile: sono 14 i settori rappresentati, dal cibo di qualità al turismo responsabile, dalle energie rinnovabili agli ecoprodotti, dall'editoria di progetto alla moda critica, dalle cooperative carcerarie alla casa. Circa 600 le aziende che quest'anno espongono in fiera i loro prodotti. Un'occasione unica per chi vuole conoscere che cosa c'è dietro (e dentro) le merci, da quelle più "semplici" come il cibo a quelle più complesse come le automobili o il software. Oltre all'are espositiva ci sono circa 160 incontri tra convegni, seminari, laboratori pratici, degustazioni e giochi didattici per i bambini. Tra le novità di quest'anno anche la "scuola di altramministrazione" alla quale partecipano circa 250 amministratori locali (sindaci, assessori, consiglieri e funzionari).


Insomma, una fiera che vuole essere come le piazze di un tempo: luoghi dove incontrarsi, scoprire, comprare e vendere, scambiarsi idee, mangiare qualcosa insieme, fare festa. Anche per questo la fiera resta aperta (con i suoi ristoranti low cost) fino a tarda sera (fino alle 21 il venerdì, fino alle 23 il sabato).


Non mancate! ... ci vediamo lì!


Trovate tutte le informazioni su www.falacosagiusta.org


Per sensibilizzare i più piccini al consumo sostenibile ecco un gioco interattivo per farli crescere consapevoli ed informati www.altroconsumo.it/educarealconsumo


13 gennaio 2010

Sette voti per una settimana

Trascrivo alcuni frammenti di un testo che ho appena letto e dal quale ho tratto spunti interessanti e utili per sradicare le nostre cattive abitudini.

Fare voto è una sfida nella vita – una sfida alla nostra inerzia, pigrizia e procrastinazione. Un voto è come una briglia per il cavallo ribelle e selvaggio nella nostra mente. Se sappiamo tenere il cavallo sotto controllo, cavalcare non soltanto è divertente in sé, ma ci porta anche più velocemente alla destinazione che camminare.

Un detto famoso afferma “Semina un pensiero, mieterai un’azione; semina un’abitudine, raccoglierai un carattere”. Ogni routine ripetuta per un certo periodo diventa un’abitudine, le abitudini formano il nostro carattere e il carattere di una persona costituisce le fondamenta del suo successo nella vita. Tutti sappiamo che però è impossibile sviluppare le buone qualità tutte in un a notte: l’unica soluzione pratica è quella di coltivare alcune buone qualità alla volta, per un lungo periodo, in modo da farle diventare la nostra seconda natura. I voti ci aiutano a tenere pulita la nostra mente dalla sporcizia di gelosia, odio, rabbia e impazienza.

Proposti come l’ABC della vita spirituale, ecco sette voti che sono basati sugli insegnamenti di Amma e che possono essere messi in pratica uno alla volta, uno per giorno alla settimana. Non importa l’ordine: scegliete un giorno della settimana per ciascun voto in modo da purificare la mente e tenerla sotto controllo.

Amma afferma. “Esercitarsi nelle buone qualità fa parte del culto: La spiritualità senza la pratica è come cercare di abitare nel progetto di una casa”.

Voto per il primo giorno: RIDUCETE LA COLLERA.

Prendiamo la ferma decisione di controllare la nostra collera e la tendenza ad incolpare o parlar male degli altri per un giorno alla settimana.


Voto per il secondo giorno: AGGIUNGERE UN SORRISO.

Anche quando la situazione richiede grida, rimproveri o brontolii facciamolo con un sorriso e vedremo presto crearsi un mondo differente. Aggrottare le sopracciglia, invece di sorridere, richiede la coordinazione di molti più muscoli facciali.


Voto per il terzo giorno: FARE QUALCHE PRATICA SPIRITUALE FORMALE.

Provate a ripetere mantra facendo japa, meditare ecc…trascorrendo un’oretta nel ricordo di Dio.


Voto per il quarto giorno: NON CEDETE AD UNA CATTIVA ABITUDINE.

Cercate di astenervi da un vostro vizio guadagnando lentamente maggior controllo sulla mente per sradicarlo con più facilità. Proviamo ad astenerci da un nostro attaccamento (che po’ essere anche un cibo preferito o un programma televisivo) un giorno alla settimana. Amma afferma che la spiritualità è la capacità di fermare il flusso della mente in ogni momento, quando volete, come tirare il freno a mano di una nuova auto.


Voto per il quinto giorno: RIDUCETE IL CIBO.

In questo modo possiamo consentire al nostro sistema digestivo di riposarsi un po’. Gli ammalati a cui i medici consigliano di non digiunare non hanno bisogno di osservare questo voto e potranno considerare di adottare una diversa austerità.


Voto per il sesto giorno: SIATE D’AIUTO.

Trovate un’occasione per servire gli altri. La miglior forma di servizio disinteressato è laddove nessuno (incluso il beneficiario) è consapevole di chi sta dando l’aiuto.


Voto per il settimo giorno: OSSERVATE IL SILENZIO.

Sebbene sia difficile mantenere il silenzio assoluto per tutto il giorno, cercate di iniziare con poco.

Se le vostre responsabilità non vi consentono di farlo allora parlate solo quando è necessario, non fate pettegolezzi né impegnatevi in conversazioni inutili. Amma afferma che parlare eccessivamente aumenta la turbolenza mentale, prosciuga l’energia e soffoca la voce sottile di Dio all’interno.


Una volta al mese riflettete sul progresso che state facendo e su quello che volete ancora ottenere e osservate se è ora di cambiare qualche voto. Amma dice che ogni aspirante spirituale ha bisogno di coltivare pazienza, entusiasmo e fede ottimistica. Incoraggiate voi stessi a continuare e provare!

Se saremo capaci di coltivare almeno una buona abitudine sulla scia ne seguiranno molte altre. Quando una formica va da qualche parte, le altre le vanno dietro; allo stesso modo una buona abitudine è sufficiente affinché altre abitudini ne seguano l’esempio. C’è un verso della Bhagavad Gita che afferma che nessuno sforzo compiuto sul sentiero spirituale va perduto, né può portare alcun danno.”


Tratto da "Correndo sul filo del rasoio" di Swami Ramakrishnananda Puri

24 dicembre 2009

Proposito per il 2010: vivere semplicemente!

Approfittiamo dell'arrivo del nuovo anno per proporci uno stile di vita più semplice ed equo! ;0)

Il termine (Semplicità volontaria, NdA) in origine fu utilizzato da Richard Gregg, discepolo di Gandhi. Nel 1854 Thoreau, in Walden o la vita nei boschi, ne parla: “Nessuno può essere un osservatore imparziale, o saggio, della vita umana se non dal punto di vista privilegiato di quella che possiamo chiamare povertà volontaria”.

(…)La sfida è proprio questa: dimostrare che saremo più felici con meno, con un altro stile di vita e con un altro modo di vedere e pensare la nostra momentanea e fuggente presenza su questo pianeta: meno ricerca del denaro e del successo e più coccole; meno fretta e più lentezza; meno arroganza e più compassionevolezza. In realtà non stiamo scoprendo nulla di nuovo. È un ritorno alle fonti di quella antica saggezza che è patrimonio comune di tutte le principali culture: dalla «via di mezzo» del buddismo alla «povertà francescana ed evangelica», dalla condivisione praticata nell’Islam all’economia del dono riscoperta dalle nuove tribù che contestano i misfatti della globalizzazione neoliberista. «Vivere semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere» direbbe il Mahatma Gandhi. Ed è proprio lui a stimolarci nel seguire questo cammino, con un invito concreto e pressante. Una volta, mentre stava uscendo intreno dalla stazione, un giornalista si avvicinò al finestrino e gli chiese se avesse un messaggio da dare alla sua gente. Per Gandhi quello era il giorno del silenzio (…). La sua risposta fu una breve frase scarabocchiata su un pezzo di carta: «La mia vita è il mio messaggio». E la nostra? Possiamo dire altrettanto? La scelta della semplicità volontaria (…) può aiutarci a rispondere positivamente e a intraprendere un cammino personale di ricerca e di autorealizzazione.


Tratto da www.serenoregis.org – portale della pace nonviolenza e ambiente

22 dicembre 2009

Buone Feste a tutti!

Il Natale e il nuovo anno si avvicinano a lunghi passi, nevosi e pieni di aspettative. Pranzi e cene, riunioni tra amici e parenti, brindisi e celebrazioni. Tutto per festeggiare. Benissimo! Ricordiamoci però – oltre che del Pianeta - degli animali. Ricordiamocene bene, scegliendo di non utilizzarli come ingredienti per i nostri menu. Cambiamo il Natale, rivoluzioniamo il Capodanno, rovesciamo le tradizione, buttiamo via la crudeltà!
E come? Organizzando menu gustosi, allegri, alternativi ma anche cruelty free.

...in modo da poter dire: Buone Feste a tutti! ;0)

tratto da www.cambiamenu.it

26 novembre 2009

Andate fino in fondo!

Ma lo sapete quante altre volte potete lavarvi i denti con il tubetto di dentifricio che sembra finito? Almeno quattro o cinque!! Quando il tubetto ci sembra arrivato alla fine armiamoci di forbici e tagliamo via il fondo, quello che di solito è zigrinato (essendo termosaldato) e poi aprite il tubo, che a quel punto è diventato una specie di cilindro dove si potrà agevolmente infilare lo spazzolino e ripulire ben bene i bordi, andando sempre più in fondo – dove si trova la maggior parte della pasta dentifricia. Infine, quando proprio non ce n’è più, potete fare un ultimo risciacquo riempiendo il tubo di acqua, scuotendolo un po’ e usando l’acqua come collutorio! Ipotizzando che ci si lavino i denti mattina e sera, rimanderemo di due giorni l’acquisto di un nuovo tubo di dentifricio, e così i tubi di dentifricio acquistati (e quindi prodotti e trasportati) saranno di meno nell’arco di un anno.

E così per lo shampoo, l’olio, il latte (provate ad aprire l’odioso tetrabrik con tappo di plastica «così comodo!» (sic!) e vedrete quanto latte buttate nella spazzatura credendo che sia finito perché dal tappo non ne esce più), creme, detersivo per i piatti, maionese…

Provare per credere! ;0)

Dalla newsletter
del Centro Studi Sereno Regis