Probabilmente tutto quello che sai sul latte è quello che
hai sentito dire in qualche programma del tipo “salute & benessere”, o in
qualche pubblicità in TV con una bella mucca che pascola in un bel prato verde.
Buona fonte di calcio, tante proteine, belle immagini di un
fluido bianchissimo che fluisce dolcemente nel bicchiere e un bambino
sorridente che si pulisce i baffetti bianchi. La fantasia delle agenzie
pubblicitarie ingaggiate dall’industria lattiero-casearia non ha limiti nel
creare bellissime e coloratissime favole intorno ai loro prodotti. Anche se non
fanno più vedere il contadino che munge la sua mucca, già non crediamo alla
scenetta del fattore che porta in città i formaggi con il carretto trainato dal
mulo.
Queste favole però ci impediscono di vedere una realtà che
invece dovremmo conoscere, fosse solo per il legittimo desiderio di conoscere
la verità.
Indipendentemente dal fatto che il latte di mucca va molto
bene per i vitelli e non è un alimento adatto all’alimentazione umana e nessun
animale raggiunta l’età adulta beve latte, quello che compri al supermercato o
in latteria non ha nulla in comune con il latte munto dal contadino.
Il latte di mucca è un fluido malsano, proveniente da
animali malati che hanno un’ampia gamma di malattie pericolose, che contiene
sostanze che hanno un effetto negativo cumulativo su tutti coloro che lo
consumano.
Quasi tutto il latte di mucca ha 59 ormoni attivi, allergeni
in gran quantità, grasso e colesterolo. La maggior parte del latte di mucca
contiene quantità misurabili di erbicidi, insetticidi e diossina fino a 2.200
volte il livello di sicurezza, fino a 52 potenti antibiotici, sangue, pus,
feci, batteri e virus. (Il latte di mucca può avere tracce di qualsiasi cosa
che la mucca mangi incluso fuoriuscite radioattive provenienti dagli
esperimenti nucleari.) Uno di quei 59 ormoni è un potente ormone della crescita
(IGF-1) con fattore di crescita uno. Considerate questo ormone come una cellula
di combustibile per qualsiasi cancro. La FDA (Amministrazione Federale degli
Alimenti e dei Farmaci) insiste che l’IGF-1 si distrugge nello stomaco. Se
fosse vero l’FDA ha dimostrato che l’allattamento non funziona. Questo fattore
di crescita fa in modo che il vitello neonato cresca rapidamente, come madre
natura intende. Un’altra sostanza chimica presente nel latte è la caseina. È un
potente agglomerante, un polimero usato per fare plastiche e colle, ottimo per
fare solidi accessori o incollare etichette alle bottiglie di birra
Ottanta delle proteine del latte sono caseina. È anche un
allergene, un’istamina che crea molto muco. E’ permesso che nel latte siano
presenti delle feci che sono una sorgente principale di batteri. Il latte viene
di solito pastorizzato più di una volta prima di arrivare sulla vostra tavola,
ogni volta per circa 15 secondi a 73° centigradi. Per sterilizzare l’acqua
occorre farla bollire a 100° per alcuni minuti. Tieni presente anche che a
temperatura ambiente il numero di batteri del latte raddoppia ogni 20 minuti
circa.
Le mucche inserite nel ciclo industriale del latte, come
certamente saprai, non vengono munte dal contadino ma vengono collegate alle
mungitrici meccaniche automatiche, in maniera intensiva per ottenerne il
massimo sfruttamento possibile. Questo causa l’insorgenza della mastite e
l’infiammazione purulenta da stafilococchi della mammella che viene “curata”
con antibiotici. Dato che le mucche continuano ad essere sottoposte a mungitura
meccanica la mastite diventa cronica.
Il pus passa nel latte assieme alle altre sostanze
(antibiotici, ormoni, medicinali vari) e quindi le autorità sanitarie hanno
stabilito quanto pus può essere ammesso nel latte senza che faccia danno alla
salute. (secondo loro).
In un cm 3 di latte di mucca commerciale è permesso dalle
autorità sanitarie che vi siano fino a 750.000 “cellule somatiche” il cui nome
comune è pus e 20.000 batteri vivi prima possa venire ritirato dal mercato. Il
tutto ammonta a 20 milioni di batteri vivi e fluttuanti e fino a 750 milioni di
cellule di pus per litro. La Comunità Europea e il Canada danno il permesso per
un latte meno “gustoso” con 400 milioni di cellule di pus per litro. Di solito
questi valori sono più bassi, ma potrebbero raggiungere questi livelli ed
essere permesso che quel latte arrivi sulla tua tavola.
Il latte di mucca ha
un contenuto di calcio tre volte superiore a quello umano. Per venire
assimilato, i livelli di magnesio dovrebbero essere in proporzione uguali a
quelli del calcio e non lo sono. Inoltre ci sono numerose malattie collegate
con il consumo di latte come la leucemia, diabete, e morbo di Crohn.
Se sei ancora indeciso se dare un bicchiere del “buon latte”
al tuo bambino ricordati quanto sopra....personalmente a Leone do ancora il mio latte...l'unico di cui ho il pieno controllo ;)
Fonte: www.ambientebio.it e www.medicinenon.it
Fonte: www.ambientebio.it e www.medicinenon.it
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