La potenza della parola è molto forte, capace di sanare e
alleviare, ma anche di colpire in fondo l’anima di ogni uno di noi, soprattutto
dei bambini. Spesso i genitori dicono certe frasi ai figli senza pensare alle
conseguenze. Sono frasi che volano velocemente e spesso diventano comuni
nell’uso familiare.
La potenza della parola ha anche delle conferme
scientifiche. E’ famoso l’esperimento delle due piante uguali sulle quali si
esercitava l’impatto verbale. Una pianta veniva continuamente sgridata, l’altra
al contrario – lodata con frasi positive. Nel primo caso, oltre alla fermata
della crescita, si sono verificati dei cambiamenti nel sistema del DNA, alcuni
cromosomi sono stati strappati. La seconda pianta, alla quale si dicevano
parole con una carica emotiva positiva, si sviluppava in modo più veloce e benevole.
La stessa cosa vale anche per le persone, soprattutto per i nostri figli in
crescita che sono più vulnerabili degli adulti.
I bambini, che si fidano totalmente dei propri genitori, non
riescono a pensare che anche gli adulti sbagliano e possono dire cose negative,
che in fondo non pensano forse, ma danno così sfogo alle proprie emozioni. I
bimbi percepiscono e comprendono le parole dei genitori alla lettera e si
fidano tanto di ciò che viene detto dalla mamma o papà. Diamo un'occhiata ad
alcune frasi popolari che non si dovrebbero mai dire a un bambino e cerchiamo
di analizzarne le conseguenze.
1. Non sei capace, lascia farlo a me!
Sembra che non ci sia nulla di male in questa frase, ma
proprio dicendola ai nostri figli togliamo
loro la voglia di prendere iniziativa nel futuro. Si sentono goffi e
incapaci. Anche se certe cose non vengono bene,
lasciate che i bambini provano a farele da soli, questo li aiuterà di
essere autonomi nella vita adulta.
2. Prendi (o fai) quello che vuoi, basta che ti calmi(o
smetti di piangere)!
Certo, sentire il pianto o le isterie dei bambini, oppure un
semplice noioso “ma dai... ma per favore...” non è facile. In certi momenti sei
pronta a tutto pur di far smettere le
lamentele. Ma accettando di dare ciò che il bimbo chiede in questi modi,
soprattutto dopo che la mamma ha detto “no”, significa che con pianto,
lamentele e preghiere si può ottenere ciò che voglio. E che il “no” della mamma
non è definitivo e non lo prendo sul serio. Quindi, se dite di “no” deve essere
una risposta ferma e sicura.
3. Ho detto di smettere immediatamente!
E’ una frase molto brusca! Sentendo questa frase i bambini
si sentono impotenti e privi di diritto. Un bambino piccolo, al posto di
smettere, potrebbe cominciare a protestare, invece un adolescente si chiude in
sè. Quindi, in ogni caso, questa frase non aiuta a raggiungere un risultato
positivo.
4. Se lo vedo un’altra volta – ti farò pentire!
Come ci mostra la pratica, oltre alle minacce la cosa non
va. In questo modo i genitori possono mettere in dubbio la propria autorità. I
bambini devono sapere esattamente cosa aspettarsi in uno o nell’altro caso.
5. Devi capire che...
Molti bambini hanno una reazione difensiva a questa frase e
al suo noioso proseguimento. Incominciando un discorso con questa frase, siate
pronti, che i vostri figli non stanno ascoltando ciò che dite. Inoltre, cercate
di non dare certe lunghe spiegazioni nei momenti in cui i bambini sono agitati
o arrabbiati. In questi momenti gli insegnamenti non vengono percepiti.
6. Maschietti (o femminucce) non si comportano così!
I genitori non devono creare nella mente dei bambini certi
stereotipi con questa frase (maschietti sono così e le femmine sono altre). Un
bambino pieno di complessi non vorrebbe nessuno. Il bambino potrebbe percepire
le proprie emozioni come qualcosa d'indegno. Invece nel mondo moderno abbiamo
tanti esempi: quando gli uomini di successo trovano la propria vocazione nel
lavoro tipicamente femminile ed invece le donne spesso trovano sè stesse in
lavori che negli anni passati erano esclusivamente maschili. Aiutate i vostri
figli a trovare sè stessi, attraverso i loro desideri e sogni.
7. Non te la prendere per una stupidaggine (o sciocchezza)!
Ciò che per noi adulti sembra una sciocchezza, ai bambini
potrebbe sembrare una vera tragedia. Cercate di ricordare quando voi stessi
eravate piccoli. Le cose che oggi ci sembrano sciocche, allora erano tutto il
nostro mondo. I bambini possono essere sconvolti perché non gli è stata data
una macchina o una bambola, oppure perché non sono riusciti a costruire un
castello. Ma proprio quella macchina, bambola o castello sono la parte
fondamentale del loro mondo. Perciò, mostrando il disprezzo per il problema dei
piccoli, rischiate di perdere la loro fiducia e di non conoscere gli altri
problemi dei vostri figli, che magari non saranno più così sciocchi e stupidi.
Perciò, ascoltate i loro problemi e dispiacetevi sinceramente, cercando di
consolare con altre frasi più adeguate.
8. Sei cosi…
I proseguimenti possono essere molteplici, sei cosi:
cattivo, noioso, lento, disordinato, stupido…
Sono delle caratteristiche che i genitori attribuiscono ai
propri figli e rimangono impresse nella mente dei bambini. Se la mamma mi dice
che sono cosi…, allora sono veramente cosi… I bimbi non mettono in dubbio le
parole dei genitori, lo comprendono come un fatto e poi cominciano veramente a
identificarsi sempre di più con le parole assegnategli dai grandi. Sono frasi
che abbassano molto l’autostima dei bambini.
Certo, non significa che i genitori non devono dire ai
bambini, ciò che a loro non piace nel comportamento dei loro piccoli, ma lo si
può fare anche in modo più morbido. Al posto di dire “Sei cosi disordinato!”
potete dire “Mi piacerebbe che tu fossi più ordinato”. In questo modo indicate
ciò che vi piacerebbe vedere, ma nello stesso tempo fate capire a vostro
figlio, che è capace di essere più ordinato.
9. Questo non possiamo comprare, non ho soldi!
Il punto di vista dei bambini: Se non ci sono soldi, non
compriamo quello che vogliamo, ma allora quando i soldi ci sono – possiamo
comprare tutto quello che ci piace. E’ meglio spiegare i reali motivi, perché
non compriamo una certa cosa: “troppo cioccolato fa male alla salute”, “Questo
gioco c’è già a casa”. E’ difficile spiegare ai piccoli perché non compriamo
tutto ciò che ci piace, ma i bambini devono capire bene il motivo per il quale
non gli è stato comprato l’oggetto del desiderio.
10. Fai di fretta!(o Sbrigati!)
Il ritmo della vita moderna è veloce. Siamo sempre di
fretta, abbiamo sempre tante cose da sbrigare e i bambini, invece, fanno tutto
lentamente. E più diciamo di essere veloci e svelti, più sono lenti. In realtà
più spesso diciamo di muoversi, di sbrigarsi, più colpevoli si sentono i
bambini. Possono sentirsi un peso per mamma e papà! Oppure cominciano a
protestare muovendosi veramente più lentamente. E se poi veramente arriviamo in
ritardo, dando tutta la colpa ai nostri figli...? In realtà la colpa è dei genitori.
I bambini non hanno fretta, è un atteggiamento ancora sconosciuto per loro. I
bambini hanno i propri tempi e sta a noi genitori di prenderli in
considerazione. Magari vale la pena di svegliarsi mezz’ora prima per non fare
tardi e per permettere ai vostri figli di prendere il tempo necessario per
prepararsi?
Badate quindi bene alle frasi e parole che usate
con i vostri figli. Magari le stesse cose si possono dire in maniera più
tranquilla e accessibile per i bambini. Cercate di non dire troppe cose se
siete arrabbiati, è meglio prima calmare la rabbia e poi spiegare le vostre
ragioni. La parola è l’arma più potente!!
Fonte www.come-bambini.it
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