3 ottobre 2015

Breve ripasso sul respiro yogico

«Con la respirazione yogica il corpo diventa forte e sano; il grasso superfluo scompare, il viso si fa luminoso, gli occhi scintillano, un fascino particolare emana da tutta la persona. La digestione si svolge con facilità. Il corpo si purifica interamente e la mente diviene calma, obbediente. La pratica costante apporta felicità e pace.» Swami Sivananda


Secondo le statistiche la gente normalmente non respira piu' correttamente, ma superficialmente senza aver così modo di assorbire il prana (l’energia vitale) presente nell’aria. Questo principalmente è dovuto allo stress e ai traumi infantili che irrigidiscono il corpo e quindi la muscolatura non flette come dovrebbe.

Per assorbire al meglio il prana occorre imparare ad eseguire la respirazione profonda o completa, che è costituita di tre fasi:

Diaframmatica: in cui si riempie d’aria la parte bassa dei polmoni.

Toracica: in cui si riempie d’aria la parte centrale, mediana dei polmoni.

Clavicolare: in cui si riempie d’aria la parte superiore dei polmoni. 

La respirazione yogica profonda è quella che fanno naturalmente i bambini piccoli e gli animali, in cui appunto non sono presenti tensioni. Col tempo abbiamo magari perso la capacità di respirare correttamente ma, attraverso la pratica quotidiana e consapevole di questo esercizio ed il lasciar andare della mente razionale, è semplice tornare a respirare in modo naturale, morbido, senza sforzo.

Questo permette l’ossigenazione completa dei polmoni, che normalmente vengono usati al 30%, e di buttar via l’aria vecchia. Secondo lo yoga, imparare a praticare la respirazione profonda, permette anche di ricaricare il corpo di energia in molto meno tempo di quanto si potrebbe farlo dormendo per delle ore.

Fonte: Dionidream

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