21 ottobre 2009

Yoga e fede religiosa personale (del bambino)

Accade talvolta di incontrare genitori o insegnanti fermamente convinti che praticare yoga voglia dire accettare un credo religioso incompatibile con una visione es. cristiana dell’esistenza. In verità questa disciplina non è asssolutamente in contrasto con la fede o la morale cristiana: se alla base del messaggio evangelico troviamo come fondamentale precetto l’amore del prossimo, alla base dell’etica yoga vi è l’ahimsa (non violenza) che è l'amore incondizionato dell’uomo ma anche, francescanamente, di tutte le creature.

Le tecniche dello hatha yoga poi non sono che strumenti e il loro uso non presuppone l’appartenenza a questa o quella fede religiosa. Praticare questa disciplina non vuol dire che si debba diventare hindù; in ogni caso chi volesse andare oltre una mera “utilizzazione” delle tecniche e approfondire ad esempio la lettura dei testi filosofici e religiosi che la tradizione indiana ci offre, potrà trovarvi tesori di spiritualità. I Saggi dell’India sono stati infatti in grado di conservare il patrimonio culturale della nazione.

Come strumento di realizzazione lo hatha yoga si presta ad essere usato da chiunque, anche dai bambini, in quanto aiuta a mantenersi in buona salute, a entrare in contatto con la propria forza interiore e a conservare vigile e pronta la mente. Lo yoga è quindi un ottimo cammino per un uomo che aspira a dare nella propria vita il meglio di sé. A qualunque religione appartenga egli sa di agire bene, glorificando il corpo che gli è stato dato. Che sia hindù, cristiano musulmano o altro non ha importanza: ciò che conta è che sappia rendersi immune dal fanatismo di parte rispettando il credo altrui.

L’educazione morale e spirituale abituerà l’uomo a seguire una vita disciplinata rendendolo una persona compassionevole ed umana, non egocentrica e ristretta mentalmente. Dal cuore di chi ha ricevuto una corretta educazione dovrebbe pertanto fluire istintivamente simpatia e rispetto per tutti. Si dovrebbe aver voglia di servire la società invece che preoccuparsi di ottenere sempre nuovi vantaggi. Solo chi realizza la natura del Divino può capire la relazione che c’è tra la natura, la società e l’infinita potenzialità dell’uomo.

Quest'ultimo sta diventando sempre più egoista ed egocentrico. E nei bambini è sempre più frequente notare questi aspetti. Ecco perché è importante un’educazione che non sia fatta solo di parole ma che comprenda anche una sacralità.

Educazione come trasformazione del cuore per ampliare i propri orizzonti e coltivare i valori umani della verità, della retta condotta, della pace, dell’amore e della non violenza.

I bambini devono essere educati a purificare ed addolcire i loro pensieri, le loro parole ed azioni.

Cresciamo ragazzi con coscienze limpide e pure, abituati al rispetto nei confronti di tutte le religioni. Insegnamo loro l’unità ed il comune obiettivo di tutte le religioni (anche se i riti possono sembrare diversi). Nessun profeta o messia chiese ai suoi seguaci di odiare le altre religioni. Shri Krisna nella Gita sottolinea che il segno distintivo del vero devoto è la mancanza di ostilità nei confronti di chiunque (adveshta sarvabhutanam).

Dobbiamo quindi rispettare il Divino che si trova in ogni creatura e insegnare ai bimbi a farlo.

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