18 maggio 2010

I principi del Karma Yoga

Allego alcune riflessioni relative al karma yoga (servizio disinteressato) una delle quattro vie dello yoga.


“Il Karma Yoga è la devozione disinteressata per tutte le attività, sia interne che esterne, come sacrificio al Signore di tutti i lavori, offerte all’eterno come Maestro delle energie e delle austerità di tutte le anime.” Bhagavad Gita

Giusta attitudine

Non è quello che fate che conta, è l’attitudine con cui lo fate a determinare se un lavoro è Karma yoga, cioè un lavoro che libera o che lega. Il lavoro è preghiera.

Swami Sivananda ci consiglia: “prestate le vostre mani al lavoro e tenete la mente fissa sui piedi di loto del Signore.”

Giusta motivazione

Come con l’attitudine, non è quello che fate che conta, ma il motivo reale per cui lo fate. Il vostro motivo deve essere puro.

Swami Sivananda dice: “Di solito l’uomo prevede di raccogliere i frutti del suo lavoro prima di iniziarne uno. La mente è inquadrata in modo tale che non riesce a pensare ad alcun lavoro senza una remunerazione o un premio. Un uomo egoista non può fare alcun servizio. Metterà il lavoro e il denaro sulla bilancia. Il servizio disinteressato gli è sconosciuto.

Fai il tuo dovere

Spesso ci si riferisce al “dovere” come “giusto comportamento”. Incorrerai nel demerito se lo trascuri.

Il tuo dovere è nei confronti di Dio, o il Sé, o l’Insegnante Interiore che ti insegna attraverso tutte le specifiche circostanze della vita man mano che si presentano.

Fai del tuo meglio

Qualsiasi cosa tu debba fare, falla nel modo migliore. Se conosci un modo migliore per servire, devi usarlo.

Non trattenerti per paura di stancarti o per paura delle critiche.

Non lavorare in maniera svogliata solo perché nessuno ti sta osservando o perché senti che il lavoro non è adatto a te.

Dai il meglio di te. Cerca di fare azioni che producano il massimo bene ed il minimo male. Aumenta costantemente il tuo Karma Yoga.

Rinuncia ai risultati

Dio è l’artefice e non tu. Tu sei solo lo strumento. Tu non conosci le intenzioni o i piani di Dio. Il Sé non agisce mai, cambia. Sono solo i Guna, le tre qualità, che giocano. Il modo per comprendere questa verità è quello di lavorare costantemente per amore del lavoro dimenticando il risultato, sia esso buono o cattivo. E’ il desiderio dell’azione ad asservire l’individuo. Il distacco dall’azione dissolverà i semi karmici. Il distacco dai risultati significa anche distacco dal tipo di lavoro in sé. Nessun lavoro è superiore o inferiore ad un altro. Non siate attaccati al vostro lavoro, ma pronti a rinunciarvi se necessario.

Servi Dio o il Sé in tutti

Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. Ama il tuo prossimo come te stesso. Adattati, sii accomodante, risolvi. Sopporta gli insulti, sopporta le offese. Unità nella diversità. Siamo parte dello stesso corpo. Pratica l’umiltà. Fai attenzione al potere, alla fama, alla notorietà, alle lodi e alle critiche.

Segui la disciplina del lavoro

In qualche modo, ogni lavoro ci insegna qualcosa. Puoi imparare diverse abilità facendo diversi lavori. Ogni lavoro ha diversi requisiti in termini di tempo, grado di concentrazione, abilità o esperienza, coinvolgimento emotivo, energia fisica, volontà. Cerca di fare qualsiasi lavoro tu stia facendo, bene.


tratto dal sito www.sivananda.org

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