Ma lo sapete quante altre volte potete lavarvi i denti con il tubetto di dentifricio che sembra finito? Almeno quattro o cinque!! Quando il tubetto ci sembra arrivato alla fine armiamoci di forbici e tagliamo via il fondo, quello che di solito è zigrinato (essendo termosaldato) e poi aprite il tubo, che a quel punto è diventato una specie di cilindro dove si potrà agevolmente infilare lo spazzolino e ripulire ben bene i bordi, andando sempre più in fondo – dove si trova la maggior parte della pasta dentifricia. Infine, quando proprio non ce n’è più, potete fare un ultimo risciacquo riempiendo il tubo di acqua, scuotendolo un po’ e usando l’acqua come collutorio! Ipotizzando che ci si lavino i denti mattina e sera, rimanderemo di due giorni l’acquisto di un nuovo tubo di dentifricio, e così i tubi di dentifricio acquistati (e quindi prodotti e trasportati) saranno di meno nell’arco di un anno.
E così per lo shampoo, l’olio, il latte (provate ad aprire l’odioso tetrabrik con tappo di plastica «così comodo!» (sic!) e vedrete quanto latte buttate nella spazzatura credendo che sia finito perché dal tappo non ne esce più), creme, detersivo per i piatti, maionese…
E così per lo shampoo, l’olio, il latte (provate ad aprire l’odioso tetrabrik con tappo di plastica «così comodo!» (sic!) e vedrete quanto latte buttate nella spazzatura credendo che sia finito perché dal tappo non ne esce più), creme, detersivo per i piatti, maionese…
Dalla newsletter del Centro Studi Sereno Regis
Claudia! Quanto hai ragione!
RispondiEliminaNon si tratta di essere tirchi o pignoli, è solo questione di cominciare a considerare la nostra Terra parte di noi stessi, e volergli davvero bene prendendocene cura!
Un abbraccione!
fra